Descrizione:
La tecnica Kabat, conosciuta anche come PNF
(Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation = Facilitazioni
Neuromuscolari Propriocettive), fu ideata dal Dott. Herman Kabat
negli anni ‘50 e da allora ad oggi ha notevolmente contribuito
all’ottenimento di validi risultati in molti pazienti neurologici,
compresi i mielolesi.
Le tecniche di Facilitazione Neuromuscolare
Propriocettiva possono essere definite come metodi per evocare o
accelerare le risposte del meccanismo neuromuscolare, attraverso la
stimolazione dei propriocettori.
La tecnica nasce dall'osservazione del
movimento, in particolare quello negli atleti (maggiormente i
tennisti) e nelle ballerine: Kabat notò che i loro movimenti
avvenivano secondo traiettorie diagonali ed a spirale. Egli dimostrò
che i muscoli delle estremità e del tronco sono raggruppati insieme
funzionalmente in schemi specifici composti da movimenti
diagonali−spirali che combinano tra loro flesso−estensori,
abduttori−adduttori e rotazione.
Dalla grande
quantità di combinazioni osservate nei movimenti, Kabat ne estrapolò
un certo numero configurandoli in schemi diagonali−spirali che
perfezionò ad uso terapeutico e classificò come "schemi base".
Secondo Kabat questi schemi pongono i gruppi muscolari in uno stato
di massimo allungamento ovvero in quella condizione che consente loro
di contrarsi secondo le migliori linee di forza, provocandone il
massimo accorciamento.
Durata della
seduta:
30-60 minuti
circa in relazione alla tecnica adottata.
Indicazioni:
Le facilitazioni
neuromuscolari propriocettive sono un metodo che ha uno dei più ampi
ventagli di applicazione terapeutica:
- Potenziamento
muscolare nell'atleta
- Patologie
ortopediche
- Lesioni
selettive muscolari periferiche
- Lesioni
midollari
- Problemi
respiratori
- Lesioni
cerebellari
- Emiplegia
nell'adulto
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